
Immagina di attraversare i luoghi dove è nata l’antica cultura del vino pugliese, in bicicletta.
Di costeggiare filari, muretti a secco e immense distese di vigne su due ruote, al tuo ritmo.
Di metterti in viaggio per scoprire le bellezze di un territorio ma unirci l’incontro con la tradizione enogastronomica locale e sentire che, piano piano, il racconto e ciò che vedi coincidono.
Quello che esprime esteriormente il territorio ha plasmato inesorabilmente anche la sua identità gastronomica, economica, culturale e tu, ad ogni tappa, puoi fare esperienza di profumi, gusti, colori.
È il momento di cominciare questo viaggio, da gustare a sorsi, oltre che a tappe.
Il senso della vite, in Puglia
Le radici della cultura del vino in Puglia sono antichissime.
La vite era presente in Puglia già dai tempi dei Greci, nel VIII secolo a.C: furono proprio loro a introdurre varietà ad oggi riconosciute come autoctone quali il Negro Amaro e l’Uva di Troia e a dare avvio alla coltivazione della vite con il metodo ad “alberello”. Tra le testimonianze più eloquenti c’è traccia che Plinio il Vecchio, nelle sue opere, definì Manduria come “viticulusa” ovvero piena di vigne. Anche Brindisi e Taranto però, secondo le testimonianze storiche, hanno rappresentato luoghi fiorenti per il commercio del vino, per la loro vicinanza al mare e la presenza di grandi porti che ne permettevano l’esportazione.
Il vino, con la sua storia e le sue tradizioni, scorre nell’anima di queste terre, e non sarà mica un caso che la Puglia abbia più di 25 zone Doc del vino, Denominazioni di Origine Controllata. Nel nostro tour Bike&Wine ne assaporiamo diverse da vicino.
Tra le DOC del vino, in bicicletta
Si comincia da Putignano, elegante borgo parte della Doc di Gioia del Colle conosciuta per il suo vino Primitivo, per una tappa enogastronomica alla scoperta delle Cantine Aiello di Giovanni Aiello, “enologo per amore” come ama definirsi lui.
Si prosegue in direzione Crispiano, in provincia di Taranto, per giungere ad Amastuola Wine Resort: un vigneto che segue il profilo ondulato delle colline, disegnato da Fernando Caruncho, accoglie i viaggiatori e li trasporta subito nell’atmosfera del luogo. Tutto attorno, ampie distese di vigne e ulivi, gravine e grotte rupestri e vegetazione selvatica con i profumi di rosmarino, timo, biancospino, more, dall’anima mediterranea.
E dopo questa poetica tappa, ci sono le Doc di Martina Franca e di Locorotondo, cuore della Valle d’Itria. Un angolo di Puglia dai tratti fiabeschi, quasi surreali. Trulli, muretti a secco, vigneti, campi di grano, si srotolano un chilometro dopo l’altro. Patria delle uve Verdeca e Bianco d’Alessano, queste zone sono conosciute per la produzione di vini leggeri, freschi e delicati dalle note erbose, tra cui il Verdeca, il cui nome deriva dal suo colore tendente al verde.
Da Locorotondo si pedala lungo la Ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, la prima grande opera architettonica che ha permesso il riscatto del Sud. Un itinerario tra storia e natura che si snoda in tranquilli sentieri cicloturistici e che conduce fino a Ceglie Messapica e Ostuni. Qui eccelle la produzione di olio extravergine di oliva per la presenza di ulivi secolari e monumentali ma anche il vino, ha un suo perché: nella Doc di Ostuni infatti, meritano una degustazione il Susumaniello e l’Ottavianello, vini noti già nel 1600.
Giunti a questo punto, tocca all’alto Salento dare sfoggio della sua cultura del vino, incarnata qui nel Primitivo, Negroamaro e Salice Salentino. Oltre a degustare, pedalare, lasciarsi inebriare, il Bike&Wine tour permette di entrare in contatto con la tradizione vitivinicola e gastronomica con momenti di cooking class, visite a biblioteche e musei legati al vino e pranzi o cene in ristoranti selezionati.
Non c’è una sola stagione che non sia bella per vivere questo tour: ti consigliamo l’autunno e la primavera, evitando i mesi più caldi di luglio e agosto.
Non solo vino
Pensi che manchi un po’ di mare? Forse hai ragione, ecco perché nell’ultima parte del tour si pedala costeggiando un tratto di costa paradisiaco. Acque cristalline, riserve naturali, antiche torri di difesa e mare, in cui potersi rigenerare, nuotare, rilassarsi.
Inoltre si sa che bere bene richiama il mangiare bene e in questo la cucina pugliese è una saggia maestra. Qui ti lasciamo alcuni consigli di abbinamenti:
- Orecchiette con cime di rape con Negroamaro o Primitivo di Manduria
- Riso patate e cozze con un bianco di Locorotondo
- Carne al fornello con Primitivo di Gioia del Colle o un Nero di Troia
- Focaccia, formaggi e salumi locali con un fresco vino rosato
- Frittura di pesce e spaghetti con le cozze con Fiano o Minutolo
- Fichi secchi e dolcetti di mandorle con Moscato di Trani
Se vuoi scoprire la cultura del vino pugliese in bicicletta, dai uno sguardo ai dettagli del tour cliccando qui, o scrivici per metterti in contatto con uno dei nostri travel designer.